Pistoia Teatro Festival – VN e DUETTO NERO
via del Funaro
16
Terza edizione per il Pistoia TEATRO Festival: un ricco cartellone che animerà vari spazi, in giugno e luglio, con una vivace programmazione all’insegna dei diversi linguaggi artistici del nostro tempo, tra musica, teatro e danza.
All’interno del Festival torna, dall’11 al 28 giugno, “Teatri di Confine”, la vetrina delle produzioni della scena contemporanea proposta da Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Associazione Teatrale Pistoiese, che offre uno spaccato del teatro contemporaneo e vede anche quest’anno la gentile ospitalità del Centro Culturale il Funaro.
Martedì 18 giugno, in scena VN, versione in solo di Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg di e con Cristina Kristal Rizzo e alle ore 22.00, sempre al Funaro, DUETTO NERO, coreografia Marina Giovannini, danza Vanessa Geniali, Marina Giovannini.
Teatri di Confine 2019 – in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Spazio alla danza con due coreografe/perfomer di spiccata personalità come Cristina Kristal Rizzo e Marina Giovannini. In Vn la danza di matrice postmoderna dialoga con la grande musica: la Notte trasfigurata di Arnold Schönberg (Verklarte Nacht nella versione del 1943 per orchestra d’archi diretta da Herbert von Karajan con la Filarmonica di Berlino), è l’incipit per articolare una danza viscerale, in cui è l’istinto del corpo nell’ascolto musicale a prevalere sul concetto, a disegnare l’immagine dinamica del gesto artistico. La danza è un passo a due con un robot, un automa che fa il suo percorso e va a intrecciarsi con quello dell’artista, emancipando le potenzialità espressive del corpo.
Duetto nero, presentato nella sezione Aperto della Biennale Danza 2016, “vede in scena due prospettive diverse: trentuno anni separano le due danzatrici, ma il nero le avvolge, le unisce, le accompagna nel loro percorso di ricerca e scoperta, a volte anche le separa. Il nero come sintesi universale, simbolo di potenza misteriosa, il prima e il dopo di ogni cosa”. Luogo degli inizi, luogo di attesa, immaginato come una grotta che trattiene potenza e germinazione, dove lo scorrere del tempo è sospeso e occupa uno spazio parallelo a quello del reale. In questo spazio i nostri corpi riorganizzano un’idea di origine e vicinanza, di tensione l’uno verso l’altro e verso il primo istante.
Il Festival è promosso da Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale con Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Regione Toscana, Ministero dei beni e delle attività culturali, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, con il sostegno di Unicoop Firenze e la collaborazione del Polo Museale della Toscana.