Umberto Buscioni: L’Anima Segreta Delle Cose
Ho avuto il piacere di visitare questa mostra di arte contemporanea al Palazzo Fabroni di Pistoia (Via Sant’Andrea) di Umberto Buscioni (1931), noto pittore italiano di origine pistoiese.
È stata realizzata dal comune di Pistoia a cura di Gabi Scardi e con il sostegno della regione Toscana. Si raffigura come un excursus sull’ampia attività dell’artista, riunendo circa 40 opere realizzate in periodi diversi ma tutte con un lo stesso obbiettivo: dimostrarci attraverso opere di grandi dimensioni (dalle sperimentazioni giovanili, fino agli sviluppi degli ultimi anni) come anche gli oggetti hanno molto da dire.
La presentazione mette in mostra il profondo legame del Buscioni con l’espressione pittorica che non ha mai abbandonato.
Con i primi quadri inizia una progressiva immersione nei meandri di un mondo astratto che si ha invece molto da raccontare sul nostro di mondo. Il tutto viene riprodotto con valenza simbolica, mettendo in secondo piano la situazione, i colori e la geometria degli stessi oggetti, pur se molto accesi e rivelatori di emozioni.
Piccolo Orologio Di Mezza Vita (2002) è un dipinto che ha suscitato in me interesse e riflessione; il dipinto rappresenta questa idea della “mezza vita” indicando le tre del pomeriggio che viene visto come il momento che divide in due la giornata
Altro quadro che mi ha attratto è la Malinconia Del Sarto dipinto nell’anno 2013
All’inizio lo trovavo apparentemente poco significativo. Come ho detto, prima l’artista si concentra sul messaggio e sugli oggetti, lasciando perdere il lato umano. Si può comprendere quanto detto se si fa caso al fatto che in tutte le sue opere i volti sono privi di espressione e mancano di colore, mentre vestiti, ambienti ed oggetti sono ber ornati di tinte. Sono riuscito ad attribuirgli un significato che rispecchia perfettamente il titolo, dopo averlo osservato numerose volte ed essere andato al di là di quello che si potrebbe ipotizzare: il sarto per quanto possa creare vestiti diversi con misure disuguali è sempre costretto a pensare di riporre ogni creazione su una gruccia. Da qui ne esce fuori l’immagine che vede un fabbricante con la testa vista dentro la gruccia, come se il suo lavoro dipendesse da quell’attrezzo; in realtà è proprio così!
Ovviamente ci sono altre numerose opere degne di nota. A cominciare dalla Persiana sul cielo (1965), Nostre Ombre (la notte) dipinto nel 1991, Grandi Particolari (1967), fino ad arrivare a quelle più recenti.
Per concludere vi consiglio caldamente di andare a visitare la mostra a palazzo Fabroni, poiché la reputo ricca di significati difficili da realizzare in altro modo se non con la pittura. Devo dire che il nostro amico Umberto c’è riuscito alla grande. Molti quadri fin da subito mi hanno catturato e hanno fatto volare nel mondo dipinto dall’artista.