I luoghi del mutamento. Ex Ospedale del Ceppo di Pistoia
In applicazione delle misure previste dal DPCM 3 novembre 2020, le Sale Affrescate del Palazzo comunale sono chiuse al pubblico fino al 3 dicembre 2020.
Da sabato 3 ottobre fino a domenica 8 novembre, nelle Sale Affrescate del Palazzo comunale, in piazza del Duomo, sarà presente la mostra Andrea Abati | I luoghi del mutamento. Ex Ospedale del Ceppo di Pistoia a cura di Alba Braza.
L’inaugurazione è in programma per venerdì 2 ottobre, alle 18, mentre la pubblicazione che accompagna l’esposizione sarà presentata venerdì 23 ottobre, alle 17 al Museo dello Spedale del Ceppo in piazza Giovanni XXIII.
La mostra, realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e della Società della Salute Pistoiese, con la collaborazione del Comune di Pistoia, grazie alla disponibilità dell’Azienda Usl Toscana Centro, è costituita da 28 immagini a colori di diverso formato scattate da Andrea Abati in occasione delle demolizioni di parti del vecchio Ospedale del Ceppo di Pistoia, ed è accompagnata da una ricca e documentata pubblicazione, edita da Gli Ori.
L’esposizione, a ingresso gratuito, è promossa dall’associazione culturale Amici del Ceppo, che dal 2009 in convenzione con l’Azienda Usl Pistoia gestisce come gruppo di volontariato la Biblioteca Medica Mario Romagnoli con sede all’interno del Ceppo, e da Dryphoto arte contemporanea.
La mostra e il volume che l’accompagna mostrano un cambiamento nel paesaggio urbano che appartiene alla memoria collettiva. Risvegliano ricordi ed emozioni in chi ha conosciuto il vecchio ospedale, in chi ha condiviso nella sua architettura esperienze di vita e forse anche di morte, in chi vive e frequenta Pistoia. Allo stesso tempo, attivano la memoria e producono impressioni in chi mai c’è stato e neppure appartiene al territorio. Andrea Abati, oltre a documentare fotograficamente, concede alle immagini diversi sguardi e letture. Questo nuovo lavoro si somma alla serie work in progress intitolata I Luoghi del Mutamento alla quale l’artista lavora dagli anni Ottanta. Interessato a sperimentare con la luce e il colore, e a riflettere sulla distanza tra ciò che l’occhio vede e ciò che l’obiettivo cattura, nelle sue opere Abati sceglie di non occultare il modo in cui si produce quell’elemento magico che è presente nelle immagini, ma ci mostra ciò che avrebbe potuto lasciare fuori dall’ inquadratura. L’informazione rivelatrice viene inclusa proprio per far vedere che non siamo di fronte a qualcosa di costruito a scopo artistico, anche per il desiderio dell’artista di rimanere sempre fedele alla realtà.
La mostra Andrea Abati | I luoghi del mutamento. Ex Ospedale del Ceppo di Pistoia a cura di Alba Braza è aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30, con ingresso gratuito.
Andrea Abati
Nasce a Prato nel 1952. Si occupa di fotografia dagli inizi degli anni Settanta. Opera un distacco dal reportage sociale, pur rimanendo legato all’osservazione e documentazione dei luoghi, ponendo al centro dello sguardo la trasformazione del paesaggio; contemporaneamente interviene attivamente nel dibattito culturale italiano, partecipando a mostre, organizzando seminari e incontri. Rivolge la sua attenzione alle trasformazioni del paesaggio industriale e antropizzato, così come al mutamento del tessuto sociale, in una realtà globalizzata e sempre più multiculturale anche al fine di innescare pratiche artistiche nella sfera pubblica. Sue opere sono in numerose collezioni private e pubbliche e in spazi pubblici. Ha al suo attivo numerose personali e collettive in Italia e all’estero.